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A UN METRO DA TE

LIBRI DIVENTATI FILM
“A un metro da te” è un romanzo da cui è tratto l’omonimo film che parla di due adolescenti, Stella e Will, entrambi con la fibrosi cistica, una malattia polmonare che non permette di eliminare i batteri dai propri polmoni.

 

 

di Laura Azara

Tutti i malati di fibrosi cistica, tra loro, non possono stare più vicini di due metri perché potrebbero scambiarsi i batteri presenti nei loro polmoni. L’avvicinamento potrebbe causare la morte. Will è un ragazzo che ha perso tutte le speranze di vivere perché gli è stato diagnosticato il Burkholderia cepacia, una complicanza per cui non potrà mai ricevere il trapianto polmonare. Suo padre è morto quando lui era molto piccolo e sua madre è molto protettiva, per Will, anche troppo. Si ritrova al Saint Grace’s dopo aver visitato altri cinquanta ospedali a causa del B. cepacia. Non vede l’ora di compiere diciotto anni per essere finalmente libero e indipendente. Stella è una ragazza affetta anche lei da fibrosi cistica che ha il sogno di ricevere un trapianto ai polmoni per poter vivere liberamente per qualche anno. Vive col rancore di essere ancora al mondo dal giorno in cui è morta sua sorella, Abby, che voleva vivere come Stella non avrebbe mai potuto. Ha un migliore amico, Poe, da quando è andata la prima volta al Saint Grace’s quando aveva solo sei anni. Ha un canale Youtube dove racconta come si vive con la FC. Will e Stella si incontrano nelle corsie del Saint Graces. Will vuole fare amicizia con Stella, lei no. Will e Stella si ritrovano a passare molto tempo insieme perché Stella vuole far recuperare le terapie a Will. Col passare del tempo, le condizioni di Stella peggiorano e si ritrova a fare un intervento senza la sorella, questo la turba molto. Così Will decide di farle compagnia e cantarle la canzone che le cantava la sorella Abby. Dopo qualche giorno si ritrovano al loro primo appuntamento. Will e Stella decidono di fare solo un passo in più e toccarsi con una stecca da biliardo. Il giorno dopo, al compleanno di Will, Stella decide di fare una festa a sorpresa a Will: lui segue dei palloncini disposti in tutto l’ospedale che lo portano alla caffetteria, lì ad aspettarlo ci sono i suoi amici Hope e Jason, le amiche di Stella Camila e Mia e infine Poe. La serata va a gonfie vele finché la dottoressa Barb li scopre e decide di isolare Will. Quella stessa notte, purtroppo, Poe muore. Stella si dispera e si rende conto che per tutto il tempo ha vissuto per fare la terapia invece di fare la terapia per poter vivere. Così decide di andare a fare una passeggiata con Will per vedere le luci. Arrivati in un laghetto ghiacciato le arriva un messaggio dalla dottoressa Barb che le chiede di tornare per fare il trapianto polmonare. Lei però non dice niente a Will e insieme continuano a pattinare sul lago ghiacciato. Ad un certo punto il ghiaccio si spezza e Stella cade nell’acqua ghiacciata. Will chiama un’ambulanza e intanto fa la respirazione bocca a bocca, molto rischiosa perché lei potrebbe aver preso il B.cepacia. Arrivati in ospedale Stella riceve i polmoni e Will le fa una sorpresa: accende le luci del parco dell’ospedale e le regala un album di schizzi con all’interno la loro commovente storia: una storia piena di emozioni e amore. Will e costretto ad andarsene poiché non vuole che Stella rischi di prendersi i suoi batteri.

La storia di Will e Stella è ispirata alla storia di Claire Wineland, una ragazza che su Youtube aveva raccontato in una serie di video chiamati My Last Days la convivenza con la fibrosi cistica. Aveva conosciuto Justin Baldoni (il regista del film) nel 2012 in un programma americano dove delle persone con patologie rare raccontano la loro storia. Justin le aveva chiesto se si era mai innamorata di un ragazzo con la fibrosi cistica, lei aveva risposto di no spiegandogli che le persone affette da FC devono tenere 2 metri di distanza l’uno dall’altro. Da questa risposta è nato “A un metro da te”, un capolavoro cinematografico e letterario che ci racconta una storia d’amore tra due malati di FC vera e colma di emozioni che ci sprona a combattere. Purtroppo Claire ci ha lasciato nel 2018 a seguito del trapianto ai polmoni ma lei brillerà nel cielo per sempre.

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