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VOICE SHAMING

FENOMENI SOCIALI: IL BULLISMO E LLA SUA ESPANSIONE

 

Le vittime di questo tipo di bullismo provano umiliazione, inadeguatezza e rabbia. Da una recente indagine su questo nuovo fenomeno il 73% degli interpellati ha puntato il dito contro la scuola, essendo il luogo principale dove si sta espandendo questo nuovo fenomeno.

 

Si dice che l’uomo sia sempre artefice di stesso, ma anche della sua idiozia, aggiungiamo noi! A ricordarcelo sono gli eventi di questi ultimi tempi, dalle guerre sul campo, alle stragi di innocenti ma anche, seppure in forma meno cruenta, della violenza e della prepotenza quotidiana. A primeggiare tra questi resta ancora il bullismo ormai sempre più presente tra gli adolescenti e i ragazzi più grandi che fanno della scuola la loro piazza preferita. E, se fino a ieri avevamo conosciuto il bullismo e il cyber-bullismo, nati e sviluppati fra i ragazzi su diversi fronti, oggi incontriamo un altro ramo della stessa famiglia: il “Voice shaming”. Del primo ne conosciamo la violenza fisica mentre del Cyber-bullismo quella psicologica e ora di quest’ultima, i suoni e il timbro della voce. Come appena accennato, recentemente però sta prendendo vita un nuovo modo di deridere le persone, ovvero prenderle in giro per un timbro vocale particolare. Questo fenomeno ha portato difficoltà a persone con una voce troppa acuta o grave. Non se la passano meglio quelli con una R moscia o con una certa difficoltà nella pronuncia della doppie. Tuttavia, l’uomo con il poco buon senso che gli rimane, cerca di rimediare ai propri errori provando in tutti i modi a sconfiggere ogni specie di bullismo. In merito al voice shaming, questa recente e particolare forma di derisione che tradotta in italiano porta il curioso nomignolo di “vergogna della voce”, ci pensa il centro medico Vivavoce di Milano che per primo ha deciso di prendersi cura del problema. Come prima cosa l’associazione si è occupata di intervistare diverse persone tra i 14 e i 64 anni con un timbro di voce insolito. Il 73% degli interpellati ha puntato il dito contro la scuola, essendo il luogo principale dove si sta espandendo il voice shaming. Le vittime di questo tipo di bullismo provano umiliazione, inadeguatezza e rabbia. Da quest’indagine ci si è resi conto che la paura di esporsi e di essere giudicati porta molte persone a rinunciare a relazioni sociali, sogni e lavoro. La scuola, tuttavia, trascura con gravi conseguenze l’insegnamento della pronuncia dell’italiano corretto. Perché tra i banchi si impara maggiormente il modo di scrivere e di correggere gli errori di ortografia. Le cose, invece, dovrebbero cambiare per placare il crescente fenomeno che porta alla depressione migliaia di persone. Ma le cose, per fortuna, stanno lentamente cambiando grazie al progetto Libriamoci che si sviluppa nelle scuole dal 13 al 18 novembre e con una sua appendice, fino al 31 maggio. Il progetto consiste nel leggere ad alta voce per migliorare sì la pronuncia ma anche a ritrovare il coraggio nei bambini e negli adolescenti per potersi esprimere con serenità. Ciò ci riporta a un argomento trattato fino allo sballo dalla nostra redazione, i social e la tv. Il messaggio è quello che invita tutti a non passare il tempo a rimbambirsi con la tecnologia e ogni tanto, provare a immergersi nella splendida attività della lettura. Solo così si potrà veramente migliorare la conoscenza delle parole al fine di poterle pronunciare correttamente, utilizzando un timbro di voce corretto al testo che si sta leggendo. Infine, vorremmo dirvi che ognuno è bello com’è, non importa che timbro di voce abbia o se il proprio accento sia diverso dal vostro. Ricordiamoci sempre che la diversità è un bene per tutti dalla quale imparare ad apprezzarsi per quello che si è, e non certo per cambiare se stessi.

Fabio Filippeddu

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