Sei qui:

SEMPRE MENO BEBE’

NATALITA’: NON NASCONO PIU’ BAMBINI

Con un valore pari a 9.05, la Sardegna è per il terzo anno consecutivo l’unica regione con il più basso tasso di natalità al mondo. Un problema che ha radici sociali, culturali ed economiche.

 

Proprio non ce la facciamo! È questo il grido di dolore di tanti giovani che non riesce a crearsi una famiglia. La Sardegna è ormai diventata un paese di anziani, bloccata alle nascite record degli anni ’50 e ’60. Oggi non è più così: questo paragone tra i bambini nati allora e gli anni quelli nati in questi ultimi decenni, non regge più. In Italia, nel 1950 nacquero quasi 50.000.000 di bambini, nel 1960, invece, 52.300.000 e via crescendo negli anni identificati con il boom economico. Tutti lavoravano, erano in tanti a frequentare la scuola e le Università e chi non poteva, si specializzava nella professione che gli avrebbe dato un posto di lavoro. Ma più si andava avanti negli anni, il consumismo cominciava a corrodere quella cultura e i sani principi che reggevano il senso di famiglia degli italiani. I primi cali registrati si registrano intorno alla fine degli anni ’70, che passarono da ben 816.000 nati a soli 644.000, e così via decrescendo. Nel 2022 sono nati appena 392.598 bimbi, e il calo rispetto all’anno precedente è di quasi il 2%. Il calo delle nascite resta un fenomeno sempre più in crescita in Italia, ma in particolar modo in Sardegna. L’isola, infatti, detiene il triste primato di avere il più basso numero di nascite al mondo con un valore pari a 4,9 ogni 1000 residenti. Questo fenomeno non è nuovo, tanto che alcune fonti storiche affermano che, nell’antichità, le donne sarde si sposavano in un’età media più avanzata rispetto al resto del Paese, dovuto al fatto che dovessero portare in dote un “corredo” che, per essere completato, richiedeva molto tempo. Problema, questo, evidenziato dalle giovani coppie dei nostri giorni, secondo i quali le cause principali di questo calo demografico sono date dai problemi economici e sanitari che, a fronte di questo disagio preferiscono rimandare i loro piani di genitorialità a tempi migliori. Ancora oggi, infatti per trovare un lavoro che consenta di mantenere le famiglie in uno stato economico mediamente buono, c’è bisogno di un tasso di istruzione medio alto e di titoli di studio spendibili. Cosa che in Sardegna non c’è, visto che la nostra Isola ha fatto registrare ancora una volta, il più alto tasso di abbandono scolastico. Ecco dunque che difficoltà più difficoltà, i giovani abbandonano questo desiderio di mettere su famiglia, di risparmiare e comprare casa per garantirsi, in questo modo, un futuro più sereno. Non dimentichiamo, però, che questo fenomeno si associa spesso anche alla carenza di servizi per le famiglie con neonati che, sebbene sia presente in tutt’Italia, in Sardegna ha un livello elevatissimo. Sappiamo bene che se a lavorare non si è in due, non si può mettere su famiglia. I più fortunati hanno i nonni a dare loro una mano, anche se sono sempre meno quelli in grado di farlo per via dell’età avanzata e delle carenti condizioni di salute. La scuola per l’Infanzia è poco presente nel territorio e gli asili nido sono in mano sempre più nelle mani dei privati. Privati che insieme Enti religiosi e strutture comunali si occupano di questo problema sociale, al quale lo Stato destina sempre meno risorse. Gli esperti e sempre più persone, si chiedono come poter fronteggiare questo problema, tanto che tra le possibili soluzioni, è stata presa in considerazione anche l’adozione. Un contributo che, oltre a dare una casa ai poveri bambini rimasti soli, darebbe un grande contributo per far fronte al crollo delle nascite. Ben vengano dunque le soluzioni costruttive che, ricordando sempre quanto ci dicono gli adulti: “senza bambini, non si potrà avere il ricambio generazionale che da sempre ha accompagnato la vita dell’uomo sulla terra, ricordandoci che la popolazione italiana è diminuita in questi ultimi anni di almeno tre milioni di abitanti”.

Gioia Gosciu

NewsLetter

ISCRIVITI SUBITO PER RICEVERE   SETTIMANALMENTE TUTTI I NOSTRI ARTICOLI

Previous slide
Next slide