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CAPUT MUNDI

ROMA: STORIA E CULTURA ROMANA

In questo nostro viaggio vi raccontiamo la Roma antica, quella dei Cesari e degli Imperatori che l’hanno resa famosa in tutto il mondo. Una città antica che conta oggi più di 2,8 milioni di abitanti. Questa è Roma, la capitale dell’Italia, con un’infinità di monumenti e 170 musei.

 

 

 

 

 

 

 

 

di Alexandra Cadoni

Roma è una città molto estesa e con una storia molto interessante, nata tantissimi anni fa. Qui si è evoluta la storia, tanto che ancora oggi milioni di visitatori ne ammirano le sue rovine. Edifici, teatri, strade e monumenti dai quali si leggono momenti importantissimi della storia dell’uomo. In tutta la sua estensione si trovano diversi monumenti d’epoca romana come l’anfiteatro Flavio (anche detto “il Colosseo”), il Pantheon, il Tempio di Apollo Sosiano, il Tempio di Bellona, il teatro di Marcello, il Foro di Cesare, il Foro di Traiano, l’arco di Costantino, l’arco di Tito, il Palatino, l’arco di Giano, la Domus Area. Ma Roma è stata nel tempo, il luogo di tanti insediamenti di ogni specie che, dopo la caduta dell’Impero romano, si sono susseguite. Lo vediamo mentre passeggiamo per le sue strade, dove i ricordi del tempo passato emerge in ogni suo angolo. Roma, capitale d’Italia ha la sede parlamentare della repubblica Italiana: sulla salita di Montecavallo troviamo il Quirinale, mentre in piazza Montecitorio si trova il Palazzo Chigi. Le piazze sono ampie e con tante fontane, ma anche chiese importanti, come in piazza Pio XII dove ha sede la Basilica di San Pietro o in piazza San Giovanni e Paolo dove troviamo la chiesa dei Santi Giovanni e Paolo.  I maggiori e più importanti Musei interessanti e ricchi sono quello del Colosseo e dei Fori Romani ma anche quello del Vaticano, ricchissimo di reperti provenienti da tutto il mondo. Proseguendo nella nostra visita romana troviamo l’anfiteatro Flavio, meglio conosciuto come il Colosseo, edificato intorno all’anno 71 d.C sotto l’imperatore Vespasiano. Il Colosseo è stato costruito in una valle, dopo aver asciugato un piccolo lago che Nerone usava per la Domus Aurea tra le colline di Palatino, Esquilino e Celio. Nonostante il Colosseo sia in costante recupero, continua a impressionare ogni visitatore e un’infinità di studiosi per la sua grande dimensione e per la sua bellezza che dal 2007 è considerata una delle sette meraviglie del mondo moderno. Il Pantheon, costruito nel 27 a.C. da Marco Vipsanio Agrippa, genero di Augusto, che lo dedicò alla dea Cibele e a tutti gli dei. Fu fatto ricostruire dall’imperatore Adriano presumibilmente dal 112-115 fino al 124 d.C. circa, dopo che gli incendi dell’80 e del 110 d.C. avevano danneggiato la costruzione precedente di età augustea. Il Tempio di Apollo Sosiano o più correttamente tempio di Apollo in Circo, è un tempio dell’antica Roma che sorgeva nella zona indicata come il circo Flaminio, presso il teatro di Marcello. L’edificio templare è orientato quasi perfettamente verso sud e diverge dall’orientamento degli altri edifici circostanti, insieme al contiguo tempio di Bellona. Il tempio della fase augustea presentava un podio in blocchi di tufo sotto le colonne e i muri della cella, collegati da cementizio nelle parti non portanti, con l’inserimento di blocchi in travertino per rafforzare la struttura. Andando avanti nella nostra visita romana, ci imbattiamo nel Tempio di Bellona, un antico tempio romano che sorgeva vicino al tempio di Apollo Sosiano e al teatro di Marcello. Il console del 79 a.C. della stessa famiglia del fondatore, Appio Claudio Pulcro, vi appose le imagines clipeatae (ritratti su scudi) dei suoi antenati, e continuava ad essere avvertito il legame tra il tempio e la gens che l’aveva edificato. Il tempio è stato identificato con i resti di un podio rinvenuti nei lavori degli anni 1930 per la liberazione del teatro di Marcello, a lungo considerato “ignoto”. Il teatro di Marcello (in latino: Theatrum Marcelli) è un teatro della Roma antica, tuttora parzialmente conservato, innalzato per volere di Cesare nella zona meridionale del Campo Marzio (nota come Circo Flaminio) tra il fiume Tevere e il Campidoglio. L’importanza che avevano i ludi scaenici durante le campagne elettorali nella tarda repubblica è cosa nota ed è documentata dal teatro di Pompeo (del 55 a.C.), dall’anfiteatro provvisorio di Statilio Tauro (29 a.C.), dal teatro di Balbo (13 a.C.) e, appunto, dal teatro di Marcello. Giulio Cesare progettò la costruzione di un teatro, destinato a rivaleggiare con quello edificato nel Campo Marzio da Pompeo. A questo scopo venne espropriata una vasta area, demolendo anche alcuni edifici sacri, come un tempio dedicato alla dea Pietas e uno forse da identificare col tempio di Diana. Alla morte del dittatore tuttavia, erano solo state gettate le fondazioni e i lavori furono ripresi da Augusto, che riscattò con il proprio denaro un’area ancora più vasta e fece innalzare un edificio di dimensioni maggiori di quello originariamente previsto. Questo allargamento comportò probabilmente l’occupazione della parte curva del Circo Flaminio, che da allora divenne una semplice piazza, e lo spostamento e la ricostruzione degli edifici sacri circostanti, come l’antico tempio di Apollo e il tempio di Bellona. Il Foro di Cesare fu il primo dei Fori Imperiali di Roma a essere realizzato con lo scopo di ampliare gli spazi del centro politico, amministrativo e religioso della città della tradizionale piazza pubblica del Foro Romano e contemporaneamente di celebrare il personaggio che ne aveva voluto la costruzione, Giulio Cesare. Fu una delle pochissime opere del programma urbanistico di Cesare che egli poté inaugurare il 26 settembre del 46 a.C., prima della sua morte. Il complesso non doveva tuttavia essere del tutto completato e altri lavori sono testimoniati anche sotto il principato di Augusto. Il Foro di Traiano: Il Foro di Traiano, ricordato anche come Forum Ulpium in alcune fonti, è il più esteso e monumentale dei Fori Imperiali di Roma, l’ultimo in ordine cronologico. Costruito dall’imperatore Traiano con il bottino di guerra ricavato dalla conquista della Dacia e inaugurato, secondo i Fasti ostiensi, nel 112, il foro si disponeva parallelamente al Foro di Cesare e perpendicolarmente a quello di Augusto. Il progetto della struttura è attribuito all’architetto Apollodoro di Damasco. Il complesso, che misurava 300 m di lunghezza e 185 di larghezza, comprendeva la piazza forense, la Basilica Ulpia, un cortile porticato con la Colonna Traiana e due biblioteche. L’arco di Traiano era un arco del quale si hanno testimonianze letterarie e monetali, ma del quale non si conosce con certezza la collocazione. Forse non venne mai effettivamente eretto. Secondo i cataloghi regionari si trovava nella Regio I Porta Capena. Un arco in onore dell’imperatore Traiano è ricordato come decretato dal Senato nel 117. Durante il XIX secolo gli studiosi formularono varie ipotesi sulla sua collocazione che sembrano più probabili situarlo entro il Foro di Traiano stesso, forse dell’ingresso monumentale del Foro, in collegamento col Foro di Augusto, forse come struttura indipendente.

 

 

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