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AMBIENTIAMOCI

SOCIETA’: TROVIAMO UN MIGLIOR MODO DI VIVERE

 

 

Due persone su dieci rispettano l’ambiente. Un dato che se rapportato a tutti gli abitanti del mondo, è molto poco. Infatti, non basta, bisogna fare di più e meglio.

 

 

 

 

di Alexandra Cadoni

Sigarette, buste piene di spazzatura, guanti di plastica, magliette e tante altre cose troviamo in giro per le campagne. E poi nelle campagne si deve pulire eh? Ma che bell’esempio danno gli adulti ai ragazzi o ai bambini in fase di crescita! Senza pensare che stanno rovinando l’ambiente giorno dopo l’altro. Ormai sembra talmente inutile parlare di quanto sia inquinato l’ambiente, che tutti, sebbene siano a conoscenza del danno che sta facendo, continuano a farlo con grandi e piccoli gesti. Ma ci sarà qualcuno che rispetta l’ambiente – ci domandiamo? Chissà? Ma certo che sì, anche se, purtroppo, sono solo due persone su dieci rispettano l’ambiente. Un dato che se rapportato a tutti gli abitanti del mondo, è molto poco. Infatti, non basta, bisogna fare di più e meglio. Tutti noi dovremmo cambiare queste nostre cattive abitudini e tentare di migliorare questo nostro maldestro modo di vivere. Eppure, basterebbe cominciare dalle cose più semplici che ognuno di noi fa tutti i giorni come tenere pulita la propria casa, il proprio giardino e il proprio terreno. Pertanto, se riusciamo a farlo a casa, lo saremo anche a scuola, per le strade e in tutti gli altri luoghi pubblici che frequentiamo. Perché l’ambiente va rispettato come casa propria. Pensate per un solo momento alle generazioni dopo la nostra e alla condizione in cui gli lasceremo il mondo in cui vivranno: un ambiente surriscaldato dove si potranno cuocere le fette di pancetta con il sole, e a tutte le sporcizie lasciate a terra. Siamo più che certi che non sarà un bel regalo, considerando che, così come a noi oggi non vogliamo vivere in un ambiente sporco, altrettanto vorranno loro. Durante la scorsa estate, siamo arrivati ad avere circa a 45 gradi, tanto che ci sembrava di vivere sopra un barbecue. Ma cosa si può fare per evitare questi enormi cambiamenti climatici? Cominciamo a diminuire i fumi nocivi delle fabbriche, evitare enormi produzioni di plastica e non buttare la sporcizia per terra. Non è difficile, perché impegnandoci si possono fare dei cambiamenti alle nostre abitudini e all’uso delle cose. Ai ragazzi si deve spiegare meglio come fare la raccolta differenziata per poter riciclare le cose e non doverne fare delle nuove. Questo ci farebbe risparmiare tempo e energia per la loro creazione. Tuttavia, insieme a noi a risentirne maggiormente sono anche gli animali e le piante. Le colture di verdura, frutta hanno perso il loro tempo: non si capisce più nulla su quando ci dobbiamo aspettare che maturino o cambino le foglie. Il clima si può definire “pazzerello”: gennaio sembra agosto, maggio è come ottobre e luglio ti cuoce a puntino per il pranzo di ferragosto. Dall’altra parte i ghiacciai si stanno sciogliendo e il mare è pieno di spazzatura: dalla plastica si sono formate delle isole galleggianti. La più grande del mondo è il Great Pacific Garbage Patch, che si trova nell’oceano pacifico. Ma senza andare così lontano, e parlando del territorio arzachenese, vediamo la nostra campagna ripiena di spazzatura, dove troviamo di tutto, dai cerchioni di auto, pneumatici e montagne di spazzatura. Una delle cose da fare con più serietà sarebbe l’utilizzo di elementi riciclabili e conpostabili. Quindi smettiamola e mettiamoci nei panni dell’ambiente, con la speranza che ci serva a capire come va trattato!

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